IL CE.STO. – Progetto di educazione alimentare ed all’igiene personale per i bambini immigrati del centro storico genovese
Descrizione progetto
Il progetto che l’Associazione “Il Ce.Sto” ha proposto e la Fondazione Johnson & Johnson finanziato, si pone come obiettivo di fornire informazioni essenziali ed indicazioni pratiche sui comportamenti corretti circa due aspetti fondamentali dell’educazione alla salute: l’igiene personale e le abitudini alimentari. Si rivolge ad un’utenza costituita da bambini in età scolare, per lo più immigrati, comunque inseriti in contesti familiari e sociali definibili “a rischio”. I piccoli destinatari vivono in zone degradate del centro storico genovese, in case malsane ed affollate, in condizioni nelle quali si evidenzia maggiormente la mancanza di cura del sè e la carente attenzione verso stili di comportamento che promuovano il benessere della persona. Le attività prescelte cercano di unire l’aspetto educativo/informativo con l’attività ludica, in modo da risultare più gradite ai piccoli e quindi poter essere seguite ed apprese con più facilità. Aspetti rilevanti su cui intervenire sono l’igiene delle mani, l’igiene orale, l’igiene del corpo e l’igiene del naso. Inoltre si vuole porre l’attenzione sulla corretta alimentazione, per elevare il loro livello di conoscenza in questo campo e poter così favorire comportamenti che consentano un miglioramento sia fisico che psichico della qualità della loro vita.
Associazione
Il Ce.Sto è un’Associazione ONLUS che gestisce un centro sociale che agisce nel centro storico genovese dal 1980. Il lavoro svolto dalla struttura, da anni impegnata nella gestione dei servizi per minori in una zona del centro storico particolarmente “a rischio”, consiste in un progetto educativo che si propone di accompagnare l’utenza nel difficile cammino della crescita.
Scopo prioritario del Ce.sto è quello di creare attività centrate sull’educazione dei minori del quartiere per prevenire comportamenti devianti, tramite attività extrascolastiche che si rivolgono a bambini e adolescenti che hanno un’età compresa dai sei ai diciassette anni. Gli obiettivi del Ce.Sto sono dunque:
- lavorare sulla prevenzione del disagio;
- osservare e studiare con continuità il territorio per capirne i continui cambiamenti e per avere i mezzi per poter fronteggiare le possibili situazioni di difficoltà;
- fornire un appoggio concreto nei momenti significativi della vita dei ragazzi, dal sostegno all’attività scolastica, all’inserimento nel mondo del lavoro, all’intervento in caso di difficoltà individuali;
- fornire libero accesso a tutti i ragazzi del quartiere;
- attivare e cercare di mantenere un rapporto di dialogo e scambio reciproco con le famiglie dei ragazzi, per migliorare la qualità del rapporto educativo “ragazzo-centro” e “ragazzo-famiglia”;
– promuovere progetti che si inseriscano in una rete territoriale di servizi, attuando massima collaborazione con altri enti, pubblici e privati (distretti sociali, tribunale dei minori, agenzie di supporto al lavoro, scuole, etc..) al fine di attuare interventi specifici.
Via dei Giustiniani 19/5 16123 Genova
Tel. Fax: 0039-0102468721
Info: [email protected]
Website: www.assilcesto.it


Obiettivo della Campagna è quello di diffondere tra la popolazione e fra i medici di famiglia la cultura della prevenzione delle principali disabilità della terza e quarta età. Lo strumento del questionario di rischio, quale mezzo scientificamente accettato per una diagnosi orientativa, risulta idoneo ad effettuare screenings di massa, riducendo al minimo l’impegno del medico e del paziente. Per altro, la carenza di una cultura sistematica della prevenzione in ambito medico, necessita, per il suo sviluppo, di mezzi semplici ed efficaci in grado di indurre una specifica focalizzazione sulle strategie di prevenzione. I medici di famiglia potranno inviare, con apposito coupon, i pazienti che dovessero risultare a rischio presso strutture specialistiche da noi indicate che, attraverso approfondimenti anamnestici e diagnostici, confermeranno o meno il rischio rilevato. I pazienti a rischio verranno invitati ad effettuare gli approfondimenti diagnostici ritenuti necessari ovvero ad adottare gli opportuni interventi terapeutici. Il mese della campagna è stato diffusamente pubblicizzato dai media nazionali e locali e dalle Associazioni degli Anziani, della Federcasalinghe, dei malati, e nei centri anziani.
La Fondazione Johnson & Johnson ha dato il suo contributo, provvedendo a ristrutturare e allestire la nuova casa di accoglienza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Una campagna di sensibilizzazione per far conoscere agli italiani il rischio rappresentato dalla malattia e la reale possibilità di prevenirla.
Le segnalazioni arrivate all’associazione Cittadinanzattiva tramite l’attivazione di una speciale sezione sul sito web della Onlus e di un indirizzo di posta elettronica dedicato, sono state oltre 700. Sulla base dei rilevamenti è stato stilato un rapporto finale, dal titolo “Barriere fuori legge”, presentato in una conferenza stampa in cui si è annunciato anche l’avvio di un “Osservatorio permanente sulle barriere alla mobilità”. In due mesi il camper di “Obiettivo barriere” ha percorso 12.000 km. Il risultato è stato un lungo elenco di barriere architettoniche abbattute e di progetti per continuare ad eliminare i confini che tengono lontani i disabili motori dalla vita di tutti i giorni.. Il 2003 è stato l’anno del disabile e l’iniziativa non poteva vedere la luce che in questo anno in cui l’attenzione ai problemi di chi ha difficoltà motorie era più alta; ma il programma, molto articolato, non si è fermato qui. Passati gli spot televisivi trasmessi gratuitamente da Mediaset e Odeon Tv, esaurita la campagna pubblicitaria sui principali quotidiani e settimanali, il lavoro di sensibilizzazione presso le scuole continua, così come restano visibili i 200.000 adesivi che segnalano i luoghi irraggiungibili per i disabili motori e le 20.000 vetrofanie che evidenziano i luoghi totalmente accessibili.
L’Associazione Guida Genitori con il supporto della Fondazione Johnson&Johnson ha deciso di sostenere i rapporti familiari e l’educazione dei bambini realizzando una guida cartacea sulla depressione post-partum dal titolo “Depressione post-partum. Come evitarla, come sconfiggerla”. Per realizzarla si sono confrontati medici specialisti di diverse discipline nel corso di due convegni tenutisi a Roma e Milano. Il risultato della discussione sulle cause che portano questo disturbo e su come superare un periodo di disagio è stata la Guida, stampata in 110.000 esemplari. Le copie sono state distribuite a 48.000 medici e 55.000 neomamme perché la prevenzione della patologia comincia con una corretta informazione. Parole chiare e semplici per spiegare alle nuove madri il rischio che sfiorano e fornire ai medici, che per primi hanno modo di osservare le reazioni delle pazienti, strumenti di comprensione. Per estendere l’iniziativa alle altre 14 regioni italiane, nei prossimi mesi verranno ristampate altre 100.000 copie del volume, mentre per rispondere alle domande dei neogenitori è attivo un servizio di consulenza online sul “baby-blue” completamente gratuito e accessibile dal sito internet (
Il progetto che ha accompagnato l’anno scolastico 2002/2003 ha preso spunto dalla creatività ed energia dei ragazzi per proporre loro la realizzazione di spettacoli e ricerche sulla solidarietà. Gli allievi delle scuole elementari romane sono stati invitati a comporre e rappresentare testi teatrali, musicali o a leggere e rielaborare storie e favole incentrate su questo tema. “Gioca con il gabbiano Tea” ha coinvolto i ragazzi della 3a, 4a e 5a elementare di scuole pubbliche e private del Comune di Roma nella realizzazione di un progetto di solidarietà sul territorio anche attraverso la partecipazione alle attività di
Le “Settimane Arcobaleno” sono vacanze estive per bambini e ragazzi che o vivono in contesti di grave disagio sociale o sanitario, o sono infetti/affetti da Hiv/AIDS.