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MISSIONE SOGNI ONLUS – Impara a sognare

Descrizione progetto

Il progetto nasce da uno spunto, scientificamente dimostrato che se dolore e ansia abbassano le difese dell’organismo, allegria e serenità possono favorire la guarigione.
Con la collaborazione della Fondazione Johnson & Johnson, Missione Sogni Onlus ha realizzato un libro di 32 pagine illustrate con immagini sul tema del sogno che è stato stampato in quattromila copie.

I volontari dell’associazione per il bambino in ospedale (Abio), l’organizzazione fondata nel 1978 per sdrammatizzare l’impatto che piccoli e genitori hanno con le strutture sanitarie, si occupano di distribuirlo negli ospedali pediatrici Buzzi e De Marchi di Milano.
“Imparo a sognare” contiene, oltre a una parte interattiva per stimolare fantasia e creatività dei giovani lettori, anche una lettera, nella quale i bambini possono scrivere il proprio desiderio, e un pieghevole, rivolto ai genitori, per far conoscere il valore scientifico del progetto e far riflettere sulle responsabilità che gli adulti hanno nei confronti dei bambini malati.

Associazione

MISSIONE SOGNI ONLUS

Missione Sogni Onlus è un Comitato senza fine di lucro che opera dal 2003 sull’intero territorio italiano, con lo scopo di stimolare i bambini ospedalizzati per handicap o patologie che obbligano a lunghe degenze, a formulare desideri nel difficile momento della malattia.

Website: www.missonesognionlus.org

AD SPEM – Donazione autoemoteca

Descrizione progetto

La Fondazione Johnson&Johnson ha donato un’ autoemoteca completa di allestimenti  per l’AD Spem (Associazione donatori di sangue problemi ematologici) che collabora prevalentemente con l’ospedale Umberto I di Roma. L’obiettivo è quello di  far fronte alle crescenti carenze di sangue aumentando il numero di  donatori  grazie alla possibilità di raggiungerli direttamente dotandosi di un automezzo  attrezzato con tecnologie e strumenti idonei per la raccolta di sangue. In questo modo, l’associazione potrà programmare donazioni collettive presso istituti scolastici, parrocchie, istituzioni e aziende, e raggiungere direttamente sul posto i donatori, che saranno in grado di effettuare il prelievo senza la necessità di recarsi negli appositi laboratori.
L’autoemoteca, sarà adeguatamente allestita dal personale medico dell’AD SPEM, e sarà dotata, oltre che di quattro lettini per il prelievo, di uno spazio per l’accoglienza e di una sala ristoro con frigorifero. In questo modo, l’associazione conta di aumentare il numero di donatori volontari e periodici, che finora riescono a coprire solo il 75 per cento del fabbisogno del Centro trasfusionale, e di avvicinarsi progressivamente all’obiettivo dell’autosufficienza.

Associazione

Fin  dalla sua nascita nel 1978, l’AD SPEM (Associazione donatori di sangue problemi ematologici) si occupa di reperire donatori di sangue in appoggio all’attività del Centro trasfusionale della cattedra di Ematologia dell’Università di Roma, dove vengono curate leucemie e altri tumori. Tra queste, spicca la campagna ”Bella è la vita se salvi una vita”, che ha coinvolto le scuole superiori di Roma e del Lazio, negli anni scolastici 2004-2005 e 2005-2006, in un concorso artistico sul tema dell’educazione alla salute e alla donazione di sangue.

AD SPEM – Associazione Donatori Sangue e Problemi Ematologici Onlus
Sede legale: via Chieti, 7 – 00161 Roma
Sede operativa: viale del Policlinico, 155 – 00161 Roma
Tel./fax: 06.49976416
Info: [email protected]
Website: www.adspem.org

Fondazione EXODUS – Bar Boon BAND

Descrizione progetto

La Fondazione Exodus di don Mazzi, si occupa insieme ai  volontari del centro di accoglienza SOS Stazione Centrale di Milano, di assistere e orientare persone che soffrono di grave emarginazione sociale.
Nel 1995  è stata fondata la Bar Boon Band, un gruppo formato da artisti e collaboratori di SOS che affiancano gli emarginati sociali allo scopo di valorizzarne le qualità creative e artistiche.

Attraverso la musica, il ballo e la scrittura, infatti, viene data loro la possibilità di sviluppare le proprie capacità espressive e comunicative, favorendo il processo di socializzazione e di crescita dell’autostima.
Quest’anno diverse attività della Bar Boon Band saranno sostenute dalla Fondazione Johnson &Johnson: innanzitutto verrà organizzata una serie di concerti e spettacoli della band alla Stazione Centrale e in altri luoghi pubblici di Milano; verranno allestiti laboratori artistici e di formazione per supportare le qualità artistiche dei disagiati; sarà anche realizzato un cd con i brani del gruppo, oltre a produzioni video con le loro esibizioni.
Con queste iniziative, come dimostra l’esperienza ormai decennale del progetto, è possibile avviare le persone emarginate in un vero percorso di recupero, basato non su forme di assistenza passiva, ma sulla maturazione di una reale volontà di cambiamento tramite lo sviluppo delle proprie capacità e conoscenze.

Progetto segnalato da Sabrina Iuliano, Janssen-Cilag

CITTADINANZATTIVA Campagna – Imparare sicuri 2006

Descrizione progetto

”Impararesicuri” dentro e fuori la scuola è il progetto che CittadinanzAttiva ha promosso,  sostenuta dalla Fondazione Johnson&Johnson come principale partner. Promuovere la sicurezza nelle scuole in tutte le sue accezioni, da quella edilizia e ambientale a quella fisica e alimentare, fino ad arrivare ai trasporti e all’uso delle nuove tecnologie.
È questo lo spirito che anima la campagna Impararesicuri, promossa da Cittadinanzattiva con una serie di iniziative programmate dall’inizio del 2006 e giunta ormai alla sua quarta edizione.
Il 28 settembre è stato presentato a Roma il IV Rapporto nazionale sul monitoraggio degli edifici scolastici: il documento, frutto delle rilevazioni nelle scuole di sedici regioni effettuate da oltre 450 volontari.
In occasione della  IV giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, nella quale si sono svolte manifestazioni, convegni, assemblee sul tema della sicurezza e  corsi di formazione rivolti agli studenti, la Fondazione Johnson & Johnson ha prodotto e CittadinanzAttiva distribuito nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, dei kit con opuscoli informativi, guide sulla sicurezza fuori e dentro la scuola e un gioco da tavolo.
La Fondazione ha dato il suo sostegno anche nell’istituzione del ”Premio delle buone pratiche di educazione alla sicurezza”, che ha dato un riconoscimento ai migliori progetti realizzati dalle scuole sui vari aspetti del tema della sicurezza.
Tra gli obiettivi principali della campagna spicca quello di coinvolgere e sensibilizzare le istituzioni locali, regionali e nazionali a maggiori investimenti sull’edilizia scolastica e al miglioramento della qualità della vita nelle scuole, come dimostra anche la raccolta di firme, effettuata tra febbraio e agosto 2006, per una proposta di legge sulle ”Norme in materia di sicurezza nelle istituzioni scolastiche”.

Risultati

Sono state 140 le scuole di ogni ordine e grado che hanno presentato progetti, corsi o attività per partecipare al premio “Buone pratiche di educazione alla sicurezza”.
L’iniziativa ha portato, come primo risultato, alla presentazione, fatta il 28 settembre 2006 a Roma, del quarto rapporto nazionale sul monitoraggio degli edifici scolastici, uno studio che ha evidenziato come nelle 271 scuole analizzate, ben una su dieci non rispetti gli standard minimi di sicurezza.
Alla campagna “Impararesicuri” hanno partecipato oltre 10 mila scuole dimostrando interesse e apprezzamento per quanto realizzato sul tema negli anni precedenti. La gara, la cui premiazione è avvenuta il 4 aprile 2007 nella sala delle colonne della Camera dei Deputati alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Commissione cultura della Camera Pietro Folena, ha valutato i lavori presentati sul tema della prevenzione dei rischi (ambientali, alimentari, fisici, strutturali) in contesti diversi: dalla casa alla scuola, dai trasporti all’uso delle nuove tecnologie.
I progetti sono stati realizzati con materiale di vario genere: dai dvd ai cartelloni, dalle poesie ai giochi, dalle foto alle filastrocche.
La giuria, composta, tra gli altri, da Pasquale Moliterni (Associato di Pedagogia Speciale dell’Istituto Universitario Scienze Motorie di Roma), Antonio Morelli (presidente del Comitato Vittime di S. Giuliano), Romolo Pierangelini (presidente di A.GE Lazio Associazione Italiana Genitori) e di Gianfranco Belcaro (direttore generale della Fondazione J&J), ha riconosciuto vincitrici cinque istituti scolastici di Melilli (Siracusa), Ancona, Belluno, Corciano (Perugia) e Città del Pieve (Perugia).
I loro progetti, giudicati migliori in termini di innovatività, riproducibilità, sostenibilità finanziaria, coinvolgimento collettivo e, ovviamente, centralità della tematica, sono stati premiati con una targa e un premio di mille euro che potrà essere utilizzato dalla scuola per l’acquisto  di beni o servizi servizi.

Associazione

Cittadinanzattiva Onlus è un movimento di partecipazione civica, nato nel 1978 con il nome di Movimento federativo democratico, che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Cittadinanzattiva opera per:

  • Rimuovere situazioni di sofferenza inutile e di ingiustizia, intervenendo direttamente a difesa del cittadino
  • Mobilitare le coscienze e cambiare i comportamenti
  • Attuare i diritti riconosciuti dalle leggi e favorire il riconoscimento di nuovi diritti
  • Offrire ai cittadini strumenti per far sentire più forte la propria voce
  • Costruire alleanze e collaborazioni indispensabili per risolvere i problemi e promuovere i diritti.

Via Flaminia, 53 – 00196 Roma
Website: www.cittadinanzattiva.it

CAF (Centro ascolto famiglie del bambino maltrattato) – Rinnovo locali

Descrizione progetto

La Fondazione Johnson & Johnson ha sostenuto il CAF nel progetto di ristrutturazione della casa che accoglie i bambini maltrattati, iniziato nel 2005, accupandosi dei lavori che riguardavano la zona di accoglienza.. L’obiettivo del progetto è di garantire ai bambini ospitati spazi indipendenti e separati da quelli dedicati alle terapie, agli incontri individuali e di gruppo, oltre che alle visite protette (ovvero riservate ad audizioni in presenza di psicologi, pedagogisti o magistrati. La ristrotturazione prevede tre appartamenti che riproducono sempre più l’ambiente domestico, con sala da pranzo, zona ricreativa e per lo studio, cucina e lavanderia. L’edificio di un piano, circondato da un ampio giardino, si è arricchito di nuovi spazi dedicati sia ai bambini che al personale medico: uffici, ambulatori e alloggi per garantire la presenza della task force di specialisti nell’arco delle 24 ore. In realtà, il progetto del CAF è ancora più ambizioso: collaborare sempre di più con i reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Milano per individuare le mamme ”a rischio” e seguirle fino al primo o al secondo anno di maternità. Di conseguenza, meno ingressi in Comunità saranno un primo riscontro di una società costruita più a misura di bambino.

Risultati

il CAF ha riaperto il 18 maggio del 2006 la sua nuova sede, che ospita tre comunità di 8 bambini ciascuna , divisi in tre appartamenti: “gnomi, “folletti” ed “elfi”.

Associazione

Il CAF, fondato nel 1979, è diventato negli anni il fiore all’occhiello in Italia per l’accoglienza e il recupero di bambini vittime di abusi e maltrattamenti. Lo scopo della Comunità è di permettere ai piccoli di crescere in un ambiente sereno, imparando a riacquisire fiducia in se stessi e nel mondo degli adulti, che troppe volte hanno calpestato la loro dignità. Ma non solo. All’interno dell’organizzazione vi è anche un ”Dipartimento Famiglia”, che sostiene e aiuta i genitori in difficoltà, anche nel caso in cui la sentenza del giudice abbia deciso l’allontanamento dei minori. Ogni anno il ”Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia” (CAF) accoglie circa quaranta bambini, allontanati con sentenza del Tribunale per i Minori dalle proprie famiglie di origine.

CAF
Website: www.cafonlus.it

FDG (Federazione Nazionale Diabete Giovanile onlus) – Impariamo a mangiare: alla scoperta del cibo

Descrizione progetto

La Federazione Nazionale Diabete Giovanile Onlus (FDG) ha lanciato il progetto ”Impariamo a mangiare”, rivolto agli alunni della quarta elementare, per favorire lo sviluppo della consapevolezza delle proprie abitudini alimentari ed acquisire autonomia nella scelta dei cibi. L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Johnson & Johnson, è partita in via sperimentale proprio in quest’anno scolastico (2006-2007) e sarà rivolta a diverse classi di 50 alunni circa ciascuna, per un totale di 800 bambini e 50 insegnanti coinvolti in diverse regioni e città italiane. Il progetto prevede, una lezione teorica tenuta da un esperto dell’alimentazione, una vera e propria simulazione della scelta del menù nei vari momenti della giornata, dalla prima colazione al pranzo, dalla merenda alla cena. Organizzati in vari gruppi di lavoro, i bambini potranno esporre all’esperto le proprie scelte alimentari, ricevendo consigli pratici su come abbinare gli alimenti, cosa e perché debba essere evitato e quali conseguenze possano derivare da un’alimentazione poco corretta ed equilibrata. Seguirà un dibattito di gruppo su quanto appreso, con l’esposizione di elaborati scritti e illustrati a cura degli alunni, che verranno raccolti come documentazione a fini di studio e formazione per gli addetti ai lavori.
Naturalmente l’incontro si svolgerà in un clima ludico e l’educazione alimentare dei bambini, di età compresa tra i 9 e i 10 anni, verrà stimolata attraverso momenti di gioco, con la distribuzione della piramide alimentare, del gioco degli equivalenti e di altro materiale di apprendimento.

Risultati

Il progetto è stato realizzato in 12 regioni e 14 città italiane, per un totale di 16 scuole, 40 classi e 955 alunni,
le dietiste che hanno partecipato al progetto sono state 17, che con la collaborazione di insegnanti e volontari hanno prima somministrato un questionario per conoscere le abitudini nutrizionali dei ragazzi e poi dato simulato una corretta alimentazione.

 

Associazione

FDG
Nata nel 1981 col compito di migliorare le condizioni
sociosanitarie dei bambini e dei giovani con diabete.
Tra i suoi obiettivi, infatti, trova particolare rilevanza l’impegno per l’educazione alimentare e per la prevenzione e l’informazione nell’ambito della scuola, che svolge un ruolo predominante nella vita dei giovani studenti.

Progetto segnalato da Mauro Rossi Espagnet, Lifescan, J&J Medical

Website:www.fdgdiabete.it

ANPO (Associazione Nazionale Pedagoghi Ospedalieri) – Vado, mi curo e… torno

Descrizione progetto

‘Vado, mi curo e… torno” E’ il titolo di un progetto pilota, il primo in Italia, ideato e progettato dall’ANPO (Associazione Nazionale Pedagoghi Ospedalieri) e vincitore di un bando del Comune di Roma, Ufficio Speciale per una Città a misura di Bambine e di Bambini. L’obiettivo di ”Vado, mi curo e… torno” è prevenire nei bambini i traumi causati dal ricovero in ospedale, indipendentemente dalla gravità della malattia. Il progetto si rivolge direttamente alle scuole e utilizza non il linguaggio degli specialisti, ma quello proprio dei bambini, specie di coloro che hanno vissuto l’esperienza delle cure in ospedale: in una selezione di scuole del Lazio e della Lombardia sono stati distribuiti 3000 opuscoli a colori e altrettanti CD, con testi, disegni e animazioni a cura dei bambini, che sono stati utilizzati da pedagogisti, insegnanti e gruppi di piccoli scolari per descrivere ai loro coetanei, in chiave positiva e umoristica, la realtà della malattia e dell’ospedalizzazione. La Fondazione Johnson & Johnson, ha contribuito all’iniziativa realizzando 4000 DVD con un breve cartone animato, tale attività rientra a pieno negli obiettivi generali dell’attività dell’ANPO, volta a migliorare le condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati o malati cronici, specialmente attraverso l’istituzione della scuola in ospedale. Una ricerca effettuata dall’ANPO nel 2000-2001, su incarico del Comune di Roma, ha evidenziato infatti come l’ospedalizzazione possa avere un pesante impatto psicologico sui bambini, generando ansie, paure e un senso di abbandono e separazione dalle famiglie. Ciò è dovuto anche alla mancanza, nel nostro sistema educativo, di un’adeguata preparazione alla malattia e all’eventualità di un ricovero.

Associazione

ANPO

L’Associazione, che non ha scopo di lucro, è aperta ad Insegnanti, Psicologi, Medici, Volontari, Genitori ed a quanti altri, a vario titolo, sono interessati alle problematiche legate all’istruzione, al gioco e, in generale, al miglioramento della qualità della vita del bambino e/o adolescente ospedalizzato e/o malato cronico. L’Associazione ha lo scopo di:

  • diffondere la conoscenza della scuola in ospedale quale importante strumento di sostegno socio-psico-pedagogico per i bambini ospedalizzati e/o malati cronici,
  • contribuire a promuovere la formulazione di una normativa specifica che riconosca l’atipicità della scuola in ospedale e della figura professionale del Docente che in essa opera, nonché la necessità di fornire assistenza scolastica domiciliare per gli allievi che non possono frequentare la scuola per gravi motivi di salute;
  • contribuire a favorire lo sviluppo professionale degli Insegnanti in ospedale.

ANPO
Via Cornelia, 7 – 00166 Roma
Tel: 06/61532294

Associazione Guida Genitori – La melanconia che non spaventa

Descrizione progetto

Il progetto lanciato nel marzo del 2004 dall’associazione no-profit di Roma ”Guida per i genitori – Gpg”, è infatti arrivato al suo terzo anno di attività, grazie alla collaborazione della Fondazione Johnson & Johnson. L’iniziativa si propone di affiancare i genitori nella prevenzione della salute psichica dell’intero nucleo familiare, e soprattutto del rapporto così delicato tra madre e bambino, dal momento della nascita e, attraverso l’infanzia, fino all’adolescenza.
Tramite queste iniziative, l’associazione si propone di far conoscere e aiutare a sconfiggere una patologia che, oltre alla sofferenza propria della donna, può causare un grave disagio psicologico al neonato, a causa della privazione di contatto affettivo con la madre e la conseguente rottura degli equilibri della coppia durante il primo anno di vita del bambino.
La Fondazione Johnson&Johnson ha realizzato un volumetto ”Depressione post-partum – che si può scaricare direttamente dal sito dell’associazione (www.guidagenitori.it) ed ha  previsto anche una rielaborazione dei contenuti, in modo da renderli consultabili in formato ridotto, come opuscoli da distribuire in farmacia o dépliant informativi allegati a riviste. La Fondazione ha anche contribuito a mantenere attivo il servizio di ascolto on-line offerto dal centro.

Risultati

I risultati del primo biennio sono incoraggianti: innanzitutto, sono state distribuite 210 mila copie del volumetto ”Depressione post-partum – Come evitarla, come sconfiggerla” in 185 centri di nascita sul territorio nazionale, in modo da diffondere il più possibile la conoscenza di questa patologia; non meno importante il servizio offerto dal Centro di ascolto on-line, che dalla sua attivazione ha fornito una media di 40 risposte via mail al mese da parte di psichiatri esperti della tematica. Le consulenze on-line sono rimaste attive per tutto il 2006, offrendo un valido supporto alle neomamme e alle famiglie che devono affrontare la depressione post-partum.

Associazione

Guidagenitori.it è nato nel marzo del 1999 con lo scopo di sostenere, coadiuvare, informare ed interagire con i genitori nella crescita della prole avendo particolare interesse alla salute dei bambini, all’educazione ed alla formazione dei figli, alla difesa dei minori e alla tutela dei loro diritti fondamentali.

Guidagenitori.it
Via Giacomo Bresaola, 3 – 00171 Roma
Website: www.guidagenitori.it

Attivecomeprima onlus – La forza di vivere

Descrizione progetto

L’associazione Attivecomeprima, che da anni supporta il malato e la sua famiglia nella lotta contro il tumore, con il contributo della Fondazione Johnson&Johnson, ha pensato di creare e sviluppare un network con altre associazioni locali, trasferendo loro un patrimonio di oltre 30 anni di esperienza. Si tratta di un progetto pilota, avviato nel mese di maggio del 2006 in tre città, Ancona, Roma e Torino. Un team, composto da psicologi, specialisti e volontari, si è dedicato per due mesi all’analisi delle attività già svolte in tale direzione da associazioni e istituzioni locali. Poi, nel mese di luglio, è seguito un periodo di formazione rivolto a una media di dieci persone selezionate perogni città campione Lo start-up del network di Attivecomeprima Onlus avverrà in modo graduale, per garantire un affiancamento nell’applicazione della metodologia trasferita: la prima struttura è stata operativa a dicembre 2006, le altre a giugno 2007. Il programma di formazione è stato accompagnato, infine, dalla messa a punto di un’attività di comunicazione ad hoc, che ha previsto il restyling del sito internet e del periodico semestrale dell’associazione milanese, eventi di presentazione dell’iniziativa e la realizzazione e distribuzione di materiali informativi.

Risultati

In questa prima fase stiamo insieme avviando e monitorando a Roma, Torino e Ancona le prime sperimentazioni sulla base di metodi nati ad Attivecomeprima per il sostegno psicologico di gruppo e per il sostegno di medicina generale in chemioterapia.

Associazione

ATTIVECOMEPRIMA ONLUS
Nel 1973, Ada Burrone diede vita alla prima associazione italiana per il sostegno globale ai malati di cancro, l’ Associazione Attivecomeprima Onlus, nata originariamente per supportare le donne colpite dal cancro al seno, è cresciuta senza sosta, fino a dare il proprio sostegno, ogni anno, ad oltre 500 persone colpite da patologie tumorali sostegno psicologico sia alla persona colpita dal male, esposta alla paura e all’incognita del futuro, sia ai suoi familiari, lacerati dall’impotenza di non avere soluzioni per salvare il proprio caro.
Il tempo non è nelle nostre mani, il modo di vivere, si” Ada Burrone:

Attive Come Prima Onlus
Via Livigno 3, 20158 Milano
Tel: 02 6889647
Website: www.attive.org

LISM (Lega Italiana Sclerosi Multipla) – Centro residenziale per malati di sclerosi multipla

Descrizione progetto

Il progetto prevede la realizzazione di una Residenza Sanitaria per Disabili con una parte dedicata alla riabilitazione (centro diurno) che sarà prevalentemente finalizzato ad affrontare con professionalità e qualità i bisogni di persone malate di sclerosi multipla o che, colpite da patologie affini, vivono la stessa condizione invalidante. La Fondazione Johnson&Johnson ha finanziato una parte della struttura del centro residenziale che sorgerà a Inzago (MI).
L’obiettivo del Centro Residenziale è quello di offrire alle persone malate di sclerosi multipla uno spazio nel quale possano essere adeguatamente seguite attraverso cure fisiche  training psicologici, finalizzati a  mantenere il più a lungo possibile  le  autonomie di base. La sclerosi multipla spesso colpisce giovani, persone nel pieno della vita, che per questo motivo cadono nella depressione e nello scoraggiamento lasciandosi andare. La famiglia rimane l’unico supporto al malato, ma evidentemente questo non può bastare.  Attraverso questo centro residenziale, unico nel suo genere in Italia,  LISM vuole diventare un punto di riferimento per le persone colpite da SM e per le loro famiglie.

Il Servizio Residenziale per Disabili è stato progettato con criteri sanitari di funzionalità e modernità, senza trascurare il comfort e il calore che una casa deve avere. Gli ampi spazi, adeguatamente strutturati e allestiti, consentiranno di rispondere con un ottimo livello di qualità alle esigenze delle persone ospitate. Il centro sarà circondato da un grande giardino, per passeggiare e per partecipare ad iniziative all’aria aperta. sarà aperto 365 giorni all’anno per 24 ore al giorno e accoglierà 30 ospiti residenziali, di cui 25 a lunga degenza e 5 a carattere temporaneoGli utenti usufruiranno di un’ampia struttura, con luoghi in grado di soddisfare tutte le esigenze: camere, spazi privati, bagni attrezzati, soggiorni, sale da pranzo, spazi ricreativi, spazi per attività, sale mediche, ambulatori, palestra, ampio giardino attrezzato.
La struttura sarà in grado di:

  • Offrire un servizio di assistenza sanitaria  residenziale e diurna per i malati di sclerosi multipla.
  • Soddisfare in maniera adeguata il bisogno di assistenza, terapie specialistiche e supporto psicologico in un contesto professionale, familiare e ricco di stimoli;
  • Offrire al malato la possibilità di vivere una “vita sociale” condivisa e non isolata.

Risultati

1 giugno inaugurazione del centro polivalente – residenza sanitaria per disabili- Attività ambulatoriale riabilitativa.

 

 

 

 

 

Associazione

La “Lega Italiana Sclerosi Multipla” (LISM) è una ONLUS nata nel novembre 1982 con l’obiettivo di operare affinché i malati di SM accettino con serenità e dignità se stessi e la loro disabilità.
LISM si impegna ad alleviare le sofferenze fisiche e morali degli ammalati e a favorire la loro socializzazione e integrazione tramite attività di assistenza, di animazione, di informazione, di riabilitazione e di sostegno alla ricerca scientifica.

Lism
Via Boccaccio 18 Inzago (MI)
Tel: 02 95311294
Fax 02 95479955
Website: www.lism.it